a corporazione Taxi sta dando inizio ai piagnistei conseguenti alla presentazione degli emendamenti al milleproroghe per cercare di fare cessare gli effetti nefandi della legge 12/19 a carico degli NCC.
Crediamo di poter dire che c’è il lavoro di molte associazioni dietro a questi emendamenti, la nostra , benchè nata ieri l’altro, è ben presente con alcune proposte presentate.
Ma il vero problema, e spiace dover essere ancora qua a parlarne, è il fatto che non c’è una presa di posizione globale al varo di una normativa nuova per la riforma del settore, che è imprescindibile dal DISTACCO DELLA CATEGORIA NCC da quella dei TAXI.
Ancora una volta, anzi due volte negli ultimi giorni, la dipendenza dall’altro settore è più che palese ed è il vero ostacolo a fare del noleggio attività di impresa; è assolutamente insopportabile vedere che il noleggio sia sotto costante ricatto ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, da parte di una categoria che nulla ha a che vedere con noi, e che, incurante delle esigenze di mobilità della cittadinanza, incurante dei disservizi, incurante della regressione che questi atteggiamenti porteranno al sistema paese, null’altro fa che difendere a spada tratta solo ed esclusivamente interessi precostituiti.
Dall’altra, associazioni in affanno, prive del coraggio mai come oggi necessario di staccare definitivamente una spina, alla ricerca invece di accordi e dialoghi che non potranno mai risolvere la querelle.
Nel mezzo, interessi commerciali di consorzi e cooperative, più o meno legati a sigle e siglette, che remano di qua e di la con il malcelato obiettivo di cambiare tutto per non cambiare nulla, e mantenere uno status quo ambiguo nel quale tanti noleggiatori navigano a vista per la disperazione, e questo è palese anche solo leggendo qualche testo di alcuni emendamenti presentati dove si chiedono “conversioni”, slittamento dei termini dei “contratti”, regionalizzazioni e non, come dovrebbe essere diligentemente fatto, e una volta per tutte, il cambio di passo con una nuova legge, anzi due.
Per costruire una casa si parte dalle fondamenta, non dal tetto, cercando continuamente di rattoppare, accordarsi, regionalizzare, prolungare, si sta solo mettendo tegole su una struttura che non esiste e che è inesorabilmente destinata a crollare.
Solo con una norma nuova, dedicata agli NCC, staccati dai taxi, pensata e ben ragionata, si potrà dare fiato alle imprese, servizi all’utenza, crescere, combattere quell’abusivismo che oggi si fa a parole.
Noi andremo avanti cosi, con chiunque vorrà condividere, o anche da soli, fa poca differenza.
D.E.