REGIONE LOMBARDIA Audizione NCC del 30.01.2020

Oggi si è tenuta l’audizione presso la V Commissione in Regione Lombardia.
Presenti le associazioni di categoria NCC che hanno rappresentato i vari punti di vista in relazione alla situazione ormai catastrofica nella quale le Istituzioni hanno portato le aziende operanti.
Tutte le istanze portate dalle varie sigle sono degne di nota, nessuna esclusa, anche se, ed è ciò che abbiamo sostenuto, le eventuali azioni correttive eventualmente portate dalle Regioni non potranno mai sostituire il riordino legislativo ma anzi potrebbero essere causa di ulteriori slittamenti a livello nazionale.
Motivo per il quale noi di FIA abbiamo chiesto che le Regioni si facciano portavoce presso il Governo centrale di istanze atte a fare si che si parta con i lavori di riforma della legge 21/92
E’ evidente che i nostri principi di riforma rimangono quelli di sempre, distacco totale delle due categorie, opportunità per i noleggi al fare impresa, riincanalamento del servizio taxi nei binari della sua specifica operatività, regole differenti e ben definite per i due settori, normazione e non demonizzazione delle piattaforme di intermediazione, fiscalità coerente e chiara per tutti.
Ci sono invero grosse resistenze da parte di alcune sigle ad una riforma veramente profonda e moderna, probabilmente perchè il “fare impresa” è un concetto che spaventa chi da sempre impresa non fa, ma è ormai arrivato il momento di decidere “”chi” può fare e “chi” non può fare, “cosa” può fare l’uno, cosa “può” fare l’altro, e soprattutto cosa DEVONO o NON POSSONO fare ne l’uno ne l’altro.
Cito la Consigliera Carmela Rozza che formula la domanda all’apparenza spinosa ma del tutto azzeccata. A sentire tutti l’idea globale è che il noleggio voglia poter fare tutto, e sempre, senza vincoli.
Questo non è possibile, lo sappiamo bene noi che NON parliamo di liberalizzazioni, ma di poter fare impresa, ma lo stesso concetto deve valere per quella che oggi vediamo come una controparte, erroneamente secondo noi, proprio per il concetto primario che non svolgendo lo stesso lavoro non è una controparte.
Un accenno, il sassolino va tolto dalla scarpa, alle affermazioni di un “collega” che io poi ho definito un “non collega” che finalmente ha fatto outing pubblico ammettendo e dichiarando che la legge 12/2019 è un prodotto a tre mani firmato Rixi, Maccanti, Confartigianato.
Noi lo sapevamo già da tempo, non era un segreto, oggi è finalmente di dominio pubblico non per delazione ma per dichiarazione spontanea.
Si faccia finalmente una riflessione, seria e profonda, e soprattutto la facciano tutti quegli NCC iscritti a sigle “bipartisan”, e ne traggano le loro conclusioni. Il declino del settore viene anche da li.

D.E.

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