Abbiamo terminato di scrivere e contattare le Regioni al fine di ottenere quel giusto riconoscimento che la categoria merita in questo periodo emergenziale.
Abbiamo interpellato LOMBARDIA, EMILIA ROMAGNA, LIGURIA, TOSCANA, MARCHE, ABRUZZO, PUGLIA, CALABRIA, BASILICATA , SARDEGNA per sensibilizzare le amministrazioni locali sulla situazione catastrofica della categoria e circa i timori concreti che il riavvio delle attività sia ben lontano, e per chiedere a chiare lettere interventi finanziari a nostro favore.
Campania, Piemonte, Friuli Venezia Giulia hanno già deliberato sostegni concreti, il Lazio è in dirittura di arrivo
Dell’Umbria abbiamo dato notizia ieri nel post incontro e aggiorneremo a decisione presa.
Purtroppo la Regione Veneto ci ha comunicato oggi che non andrà ad aderire alle nostre richieste, l’Assessore ci informa ufficialmente che la mancanza di fondi non può loro permettere alcun intervento .
Ci lascia alquanto basiti la risposta ricevuta da una regione considerata motore del paese, che evidentemente rappresenta una ulteriore presa di posizione politica verso la categoria.
Ci auguriamo che le altre Regioni vorranno assumere atteggiamenti differenti, e maggiormente quelle che hanno il turismo come migliore volano economico.
Rifiutare aiuti pubblici quando è realtà consolidata che le imprese di tutta Europa, se non supportate economicamente dalle amministrazioni pubbliche , andranno inesorabilmente verso il fallimento non solo è una grave mancanza di attenzione verso l’imprenditoria ma sopratutto un grave autogol verso il proprio territorio, che vedrà mancare il supporto delle imprese alla riapertura, semplicemente perchè quelle imprese non ci saranno più.
D.E.