IL FUNERALE DEGLI NCC VETTURE

La manifestazione BUS di oggi in alcune città d’Italia, perchè di questo si è trattato anche se si voleva spacciarla per manifestazione nazionale del settore NCC, ha definitivamente spazzato via il settore vetture.

La passerella della Lega sotto la Regione Lazio al termine della mattinata è qualcosa che offende tutto il comparto vetture, non un’azienda esclusa, e le dichiarazioni dei rappresentanti (uno del comparto BUS, l’altro rappresentante dello Stato Autonomo dell’aeroporto di Fiumicino) rilasciate in un video che NON pubblichiamo perchè ci rifiutiamo di divulgarne ulteriormente i contenuti non lasciano alcun dubbio, almeno da chi vede le cose con un minimo di obiettività.

Per chi invece questa obiettività non l’avesse riportiamo il comunicato stampa della Lega

Fase 2: Lega, governo ha dimenticato bus e ncc, ascolti proposte buonsenso

Roma, 3 giu. – “La Lega sostiene la protesta delle associazioni di categoria, bus, vetture e natanti con conducente, che stamani hanno protestato a Roma. Il governo ha completamente abbandonato questa categoria, dando la possibilità di tenere aperto il settore durante l’emergenza sanitaria, senza aver alcun cliente che interagisse con le imprese dato lo stop degli spostamenti sul territorio nazionale. Una crisi profonda che potrebbe portare nel baratro 6.000 imprese di bus, 30.000 aziende di NCC a pieno regime, 60.000 autisti e 5000 addetti all’indotto. Le proposte di buonsenso della Lega, necessarie a colmare questo gap governativo, sono pritre: prolungamento della cassa integrazione, blocco totale dei leasing ed adeguamento del periodo di riferimento per il fondo perduto. Se non si agisce per tempo e con decisione si rischia il fallimento di un intero comparto”.

Così i senatori della Lega Maurizio Campari, William De Vecchis, Simona Pergreffi ed Emanuele Pellegrini.

Per chi oltre a non essere obiettivo fosse anche dotato di scarsi ricordi è utile rammentare che questa Lega è la stessa Lega ( SALVINI/ RIXI/ MACCANTI )che con le medesime parole circa un anno fa promise interventi sostanziali a favore della categoria NCC vetture che si tradussero con il varo della legge 12/2020 usando il M5S (TAVERNA / DELL’ORCO )come braccio armato pagando una cambiale al settore TAXI.

Qual’è la cambiale da pagare oggi, travestiti da agnelli?

Ognuno è fautore del proprio futuro, cari colleghi, noi di FIA abbiamo scritto giorni fa che oggi avremmo visto una bella passerella politica esattamente come si è avverato puntualmente nei fatti, sottintendendo di fare ben attenzione agli spot promozionali lanciati sui social, sui giornali, alla televisione; momenti di gloria per qualcuno sulla pelle di tutti, anche quella di chi era la ad applaudire.

Noi questo andazzo lo abbiamo visto, fortunatamente non da soli, già un mese fa quando abbiamo chiesto al MIT una seria riconsiderazione delle sigle partecipanti ai tavoli, perchè il meccanismo era largamente prevedibile; siamo stati accusati di voler spaccare la categoria, perchè è la cosa più facile, più banale da dire, quella che ha più appeal. Ma è anche la più falsa.

La costruzione di una cordata di sigle, al 90% sconosciute e forse qualcuna del tutto inesistente, sospettiamo, l’accesso sconsiderato ai tavoli per le imprese BUS, che con la nostra normativa non c’entrano nulla, al contrario purtroppo dei taxi, non poteva e non doveva essere considerata null’altro che un pericolo e non certo un tentativo di frattura, ma la frittata demagogica è stata fatta e oggi abbiamo visto quella reale.

Purtroppo viviamo nell’epoca del chi strilla di più ha ragione, chi ragiona è un cretino; in questa accezione siamo orgogliosi di essere cretini, quei cretini che continueranno a lottare, non in piazza quando è strumentale, inutile e anche controproducente, ma in tutti i luoghi dove le parole e gli scritti hanno un valore, vero.

Esattamente come abbiamo fatto con la presentazione degli emendamenti al DL 34/2020 che speriamo vengano accolti dalla politica e approvati a favore di tutti.

Fatti e non parole al megafono, per ritrovarsi, come adesso, di nuovo nelle mani di chi ti ha voluto morto ieri e certamente non ha cambiato idea.

D.E.

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