Un mese fa ANITRAV e FIA hanno presentato alla politica due distinte proposte di emendamento affinchè il Governo varasse una politica di finanziamenti a fondo perduto alle imprese del noleggio con conducente.
La reazione di altre sigle è stata la critica all’elemosina e lo sprone a trovare metodi “virtuosi” di sopravvivenza.
Salvo poi fare la OLA a se stessi quando la regione Piemonte ha deliberato un contributo a fondo perduto da 1.000 euro ai taxi e noleggi regionali.
Nel frattempo che le virtuosità si traducevano banalmente nell’offrire le imprese NCC, senza alcun preventivo accordo, a sostituirsi al trasporto di linea, senza preoccuparsi minimamente di garantire alle medesime alcun tipo di certezza che può derivare dal mettere in atto commistioni di questa portata, ma solo di premurarsi la diffusione in mondovisione della lieta novella.
E’ evidente che chi un mese fa chiedeva il fondo perduto, che forse peraltro è vicino ad arrivare, ha lavorato con una visione lungimirante delle problematiche della categoria, e soprattutto ha lavorato e sta lavorando per la categoria, non per obiettivi diversi e soprattutto non con approssimazione e superficialità.
Il prossimo 12 maggio ci sarà un incontro al MIT, dove ANITRAV e FIA continueranno sulla strada propositiva che da sempre percorrono, perchè, emergenza CORONAVIRUS o meno, il TEMA su cui discutere è la riforma della normativa, arrivandoci nel più breve tempo possibile, e non altro.
Non certamente il volere vedere il REN in funzione, che da solo e decontestualizzato non serve a nulla se non a dare semaforo verde al foglio di servizio elettronico, che aspetta solo il registro per essere messo in funzione.
La nostra posizione sarà durissima in questo senso, NO a provvedimenti spezzettati di comodo, SI invece ad una riforma vera e completa, e non ci fa paura la creazione di un’armata brancaleone di sigle, in via di formazione, costruita ad arte da una sommatoria di associazioni non riconosciute per fare credere ai noleggiatori e al MIT di avere la maggioranza data solo da un numero di firme in calce ad un foglio.
Questo infatti sarà il lato B della nostra posizione:
FUORI DAI TAVOLI CHI NON HA RAPPRESENTATIVITA’ NAZIONALE – NON E’ PIU’ ACCETTABILE CHE SIGLE CHE NASCONO DAL NULLA E CHE RAPPRESENTANO IL TERRITORIO DI UN AEROPORTO DECIDANO A LIVELLO NAZIONALE – IL MIT NE DEVE PRENDERE ATTO ALTRIMENTI DALLA SITUAZIONE ATTUALE NON SE NE ESCE PIU’
SENZA SERIETA’ NON SI VA DA NESSUNA PARTE
A questo scopo stiamo preparando un file completo che verrà pubblicato qui e sarà indirizzato al MIT che illustrerà su una tabella tutti i dati di tutte le sigle.
Ne verranno fuori delle belle e ci auguriamo che questo possa chiarire sia al Ministero sia ai noleggiatori qual’è il panorama del comparto, una specie di who is who del noleggio, al di la di ciò che ognuno dice di se stesso.