La sicurezza sul posto di lavoro è imprescindibile, anche se il posto di lavoro è un’automobile.
Il tassista è esposto ad una serie di pericoli continui, aggressioni e rapine sono all’ordine del giorno e destano preoccupazione.
L’unica soluzione è imparare da chi ci ha pensato prima e ha risolto, se non del tutto, almeno in parte, il problema.
Nella proposta di riforma della normativa noi abbiamo pensato anche a questo, copiando da inglesi ed americani, per i quali i taxi sono “purposed vehicles”, ovvero veicoli per l’uso specifico, con paratia divisoria e sistemi di autoprotezione del conducente; noi abbiamo fatto di più prevedendo incentivi “ad hoc” per chi si volesse dotare di più sicurezza invece che i soliti “incentivi a pioggia” per non dare nulla in più.Il fatto è che un veicolo con allestimento specifico difficilmente potrà poi essere utilizzato per scopi personali, e quindi si potrebbe perdere uno dei “bonus” derivanti dalla professione,
ma la botte piena e la moglie ubriaca sono un qualcosa di non ottenibile, e quindi come uso e costume italico meglio continuare con il vittimismo spicciolo senza prendere alcun provvedimento………..un po’ come i noleggiatori del resto, tanto per fare un paragone, che per la paura instillata di perdere ZTL e corsie preferenziali nel diventare finalmente qualcosa di differente dai taxi, preferiscono perdere del tutto il proprio lavoroCose da non credere
D.E.