C’E’ UN PO TROPPA CONFUSIONE

E’ inutile lamentarsi delle 500 sigle dell’altro settore presenti ai tavoli se poi per quello che ci riguarda facciamo altrettanto.
Siamo al paradosso che chiunque richieda l’accredito al MIT o ad altri tavoli lo ottenga e poi vada a sedersi li per fare scena muta o al meglio dichiarare “di essere in accordo con ciò che hanno detto altri”.
Alla fine è ovvio che il risultato che si va a raccogliere è esattamente l’opposto di quello che si vorrebbe. Il perchè è presto detto: La credibilità che NON c’è volendo trasformare un tavolo programmatico in un circo Barnum dove l’importante è esserci nei selfie per dire c’ero anch’io.
A quel tavolo, e sugli altri tavoli, secondo noi ci deve stare chi ha diritto di starci.
Innanzitutto NON ci devono e non ci possono stare soggetti con interesse economico: Cooperative, Consorzi, Reti di Imprese, senza se e senza ma, ma in secundis, dal nostro punto di vista, nemmeno le associazioni a carattere locale. Che diritto ha il “comitato Noleggiatori di Capo Passero” (con tutto il rispetto), di decidere in nome e per conto del resto d’Italia? Nessuno, e questo vale per tutti o dovrebbe valere.
Per questo motivo, a costo di essere impopolari, ma nel contempo essendo fieri di avere una faccia sola, avanzaremo al MIT una richiesta di ripulitura sostanziale degli accrediti, riservando l’accesso a chi ne ha veramente titolo, ad esempio sulla base autocertificativa di disporre di rappresentanza effettiva in almeno 11 regioni italiane (la metà + 1).
Seguire questa strada per trasparenza nei confronti di tutti gli autonoleggiatori d’Italia crediamo sia indispensabile per concentrare gli sforzi e raggiungere gli obiettivi di sopravvivenza della categoria.
Il resto è passerella da social network.

D.E.

About the author: FIA Confindustria